Venerdì sera sono andata alla FIAC! (Foire Internationale d’Art Contemporain) al Grand Palais (palazzo assolutamente meraviglioso, emblema del modernismo parigino d’inizio XXmo secolo, con le sue eleganti colonne di bronzo art nouveau e l’immensa vetrata che funge da tetto) con un’amica. Ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare. (Compresa la biodiversa fauna bobo-bohémienne degli amanti dell’arte contemporanea, che sono un’opera d’arte vivente).
Strane sculture, colori esplosi sui muri, l’ombra di un panda in paillette che sorge all’orizzonte, mentre il suo volto in bianco e nero si riflette sulle acque scintillanti, tele squarciate, costruzioni di dadi. Colonnette in cemento armato su cui pendono delle mammelle ricavate da calze in licra imbottite (????). Ritratti iperrealisti di tigri del Bengala al carboncino. Busti tricefali in onice fiorito. Giochi di luce ed illusioni ottiche che ipnotizzano. Mucchietti di sabbia bianca in un angoletto, con un libro abbandonato (lo avrei adottato volentieri) o pezzi di vetro sparsi. Simbolo delle nostre vacanze, quando la lampadina nella testa si fulmina per due settimane.
Creazioni ironiche, geniali e attuali, come queste :
Ci sono cose che non hanno senso alcuno. Ne ero vagamente cosciente, mentre mi accingevo a penetrare nell’antro della modernità artistica.
Tra le astruse produzioni degli artisti, sono capitata su una tela completamente rosa, un bel rosa flashone dalla consistenza densa ed elastica, se non gommosa, con uno squarcio in stile Burri (mi piace Burri, mi spiazza), lievemente verso sinistra, proprio ad altezza d’occhio.
C’era una volta la Pop Art. Benvenuti nell’era del BigBabol-Paint.
24 ottobre 2011 at 16:33
L’ *invidia sconfinata* è qui.
Sbagliato post e scarabocchiata la tua pagina.
Se rimedi al mio errore cancellando il commento di là mi toglieresti un peso sulla coscienza.
Peeerdono °.°
24 ottobre 2011 at 21:07
Ne t’inquiète pas. E poi, Buzzati è Buzzati ^^. Write all that you want on my pages, that’s modern art 😀